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vita spiata

controllo 24 ore su 24. tecnologie sconosciute. microchip sottocutanei. cavie umane per esperimenti medici militari. spionaggio satellitare. sintomi indotti. craving artificiale. militari appostati. pedinamenti di gruppo. intrusioni e sabotaggi. ritorsioni su familiari. poliziotti complici. condizionamento mentale. ... scrivimi a angymary64@gmail.com

domenica 29 maggio 2011

sostanze traccianti

la societa' voxtel
produce un tracciante chiamato "nightmarks" composto da nanocristalli che vengono nascosti in liquidi trasparenti e possono essere visti solo con sensori da visione notturna. e' usato dalla marina americana per tracciare a distanza i nemici in territori urbani.
un'altra ditta, la tiax produce sempre per l'esercito " microtagganti basati su nanocristalli a degradabilita' variabile" cioe' sostanze che perdono il segnale in piu' o meno tempo.
articolo originale su wired

"Tagging and Tracking: The U.S. military may already be surreptitiously “tagging” enemies in Afghanistan and Pakistan with chemicals, sensors or bioreactive agents and then tracking them from a distance. It may also be using wireless-enabled sensors smaller than a grain of rice, each complete with a minuscule computer chip, to do the same thing. Kris Pister, a researcher who conducted early work on “smart dust”—tiny tracking devices that can be showered onto people or vehicles—says that scattering sensors onto targets from drones is “straightforward.”

taggare e tracciare: l'esercito americano starebbe gia' "taggando" i nemici in afghanistan e pakistan con sostanze chimiche, sensori e agenti bioreattivi, tracciandoli poi a distanza. starebbe anche usando sensori wireless, piu' piccoli di un chicco di riso, dotati ognuno di un minuscolo microchip, per fare la stessa cosa. kris pister, un ricercatore che condusse i primi lavori sulla "smart dust"- minuscoli dispositivi traccianti spruzzati su persone o veicoli, dice che la diffusione di sensori sui target da parte di droni e' veritiera.
leggi articolo originale

lunedì 23 maggio 2011

passa la cera, togli la cera

ieri domenica 22 maggio sono tornati di nuovo gli "inceratori". negli ultimi tempi hanno aumentato esponenzialmente la frequenza delle loro intrusioni in casa e in auto. praticamente ogni volta che esco io entrano loro. o per incerare il pavimento e i mobili, manomettere le mie cose, attaccare dispositivi traccianti a vestiti... e chissa' cos'altro.
sabato non sono uscita di casa per niente. nemmeno ieri mi andava di uscire, in un certo senso mi aspettavo tornassero, ma mi sono sforzata.
sono stata fuori solo 4 ore, il tempo di andare in citta',lasciare l'auto e fare una passeggiata in bicicletta sul lungomare, una chiaccherata a casa di un'amica con una visitina a internet. rientrata alla macchina ho subito notato il cruscotto e il volante belli lucidi e incerati. ho cercato di rimanere fredda, mi sono messa i guanti e ho cominciato a guidare, ma sentivo una gran rabbia. arrivata a casa mi aspettavano mobili e pavimenti lucidi e incerati. come da programma... e stavolta sono stati anche molto veloci. saranno entrati dopo pochi minuti.
dovrei chiedere ai vicini se hanno visto qualcuno? dovrei dire che qualche sconosciuto si e' introdotto nel mio appartamento? dovrei ripetere un film gia' visto e una parte gia' interpretata in altri posti e con altra gente?
dovrei ricoprire i mobili con carta di giornale e il pavimento con tappetti o moquette? dovrei andarmene e d'ora in poi vivere solo in comunita'? dovrei farla finita? dovrei far finta di niente?
passa la cera, togli la cera...

mercoledì 18 maggio 2011

nuova incursione untori

arieccoli!
dopo appena 13 giorni dall'ultima incursione la squadra untori e'
tornata al lavoro. ieri martedi 17 maggio hanno ricosparso ogni oggetto
e mobile nel mio appartamento e nella mia auto con il solito misterioso
"olio lucidante" che rende brillante e leggermente untuosa la
superficie su cui viene applicato, per poi svanire in un paio di
giorni. ieri sera al mio ritorno a casa dopo aver partecipato a un
noiosissimo wesak troppo new age per i miei gusti, mi sono dovuta
armare di guanti e candeggina diluita e strofinare maniglie di porte,
di armadi, cassetti, ante, stipiti, spazzolini e dentifrici, creme,
accendini e pacchetti di sigarette, piatti e bicchieri, caffettiere e
barattoli di caffe'...non mi sono mai resa conto cosi' bene di quante
cose ci sono in una casa e quante ne tocchiamo abitualmente ogni giorno
senza farci caso piu' di tanto.
gli untori oltre ad aver cosparso singolarmente certi tipi di oggetti
con stracci o spugne hanno usato anche bombolette spray per altre
superfici, non le hanno cioe' toccate direttamente ma hanno lasciato
che la sostanza si depositi, per cui queste superifici sono allo stesso
tempo sporche, magari con qualche briciola o con polvere, ma lucidate.
come se avessero dato il buon vecchio "pronto" ai mobili senza passarci
lo straccio.


la cosa preoccupante e'che davvero potrebbe trattarsi di una sostanza
simile a un lucidante per mobili...quindi molto tossica anzi
cancerogena in quanto a base di cera carnauba o peggio.
due settimane fa avveniva l'altra lucidatura in grande stile, comprese
anche la cantina, di cui ho notato solo alcuni giorni fa la serratura
caratteristicamente oliata e scorrevole.
ero tornata da 4 giorni da un viaggio in egitto ed hanno usato la prima
occasione in cui ero fuori casa tutto il giorno per poter fare un
lavoretto completo e minuzioso.
ieri invece ero poco lontano, ma sono stata fuori casa comunque fino
alle 23 circa ed ero tornata da un altro brevissimo viaggio in spagna
tre giorni prima, il 14. anche in questo caso avrebbero potuto
effettuare la lucidatura mentre ero via, ma evidentemente hanno bisogno
che io tocchi le cose "trattate" entro poco tempo.
c'e' anche da dire che fra 2 gg torna mio figlio dalla spagna e forse
questo appartamento sara' meno vuoto... e che il 26 maggio riparto per
alcuni giorni - mesi - anni (magari!) di viaggio in cerca di un
qualcosa che forse non trovero' mai: la verita'.
ma tornando all'accaduto, potrebbe trattarsi di una sostanza
radioattiva, che una volta assorbita emette un certo tipo di segnale
per un lungo periodo. immagino che resti negli oggetti a lungo anche se
si prova a lavarla via con detergenti e disinfettanti. mi vengono in
mente quei film dove fanno fare ai personaggi contaminati delle docce
tremende con strofinamenti della pelle talmente vigorosi che i
poveretti sono tutti rossi e quasi spellati.
se e' cosi' dovrei farmi controllare in un centro anti-radiazioni e vedere se l'ago del geyger si sposta. brrr...
molto piu' banalmente puo' trattarsi di quelle vernici uv fosforescenti sotto una luce particolare usate non ricordo per cosa, o quelle che vengono attaccate ai cartellini di mercanzia in vendita a fini di antitaccheggio perche' suonano quando si attraversa l'uscita...
si vendono su internet per pochi dollari su siti come blacklightworld.com e molti altri.
forse e' la stessa sostanza che usano per contrassegnare gli oggetti
personali e i mezzi di trasporto quando mi seguono durante i viaggi,
solo che in quei casi e' veicolata in dei mini cerotti adesivi
trasparenti che non si notano assolutamente, anche controllando
minuziosamente le superfici. credevo che in questi casi usassero dei
microchip ma forse mi sbagliavo...
o piu' probabimente dispongono di
utto un armamentario di tecnologie e sostanze con cui stare
appiccicati ai loro target che cambiano intenzionalmente per
confonderci le idee.
nel mio caso l'aspersione di questo lucidante sugli oggetti in modo che
io lo assorba e' abbastanza peculiare, che io sappia non esistono altri
target che subiscono lo stesso tipo di stalking.

giovedì 5 maggio 2011

casa nuova e perdipiu' lucidissima

Ieri mercoledi 4 maggio 2011 sono tornati all’attacco gli spioni untori e hanno “lucidato” ogni cosa nell’appartamento, dalla piu’ grande alla piu’ piccola. Armadi, sedie, soprammobili, tavoli, libri, maniglie e stipiti delle porte, comodini pentole, bicchieri, tazze, bottiglie, posate, barattoli di cibo, confezioni di creme, dentifrici e altre cose da bagno, lavatrice, sanitari....e la lista potrebbe continuare a lungo. siamo alle solite insomma!
E’ la prima volta che mi accorgo dell’aspersione di questa sostanza untuosa in questa casa, da quando ho traslocato nel piccolo appartamento erp a novembre 2010, ma e’ probabile che gli spioni lo abbiano gia’ fatto altre volte, visto che sono mancata varie volte da casa per settimane anzi per mesi, a gennaio-febbraio a Damanhur e ad aprile in egitto.
il fatto e’ che e' difficile accorgersene se e' passato del tempo, gia’ dopo uno-due giorni la maggior parte degli oggetti riacquista un aspetto normale, forse la parte lucida evapora, si asciuga, secondo me e’ un tipo particolare di fissante.

Ho cercato di dare una pulita a qualche cosa, specie gli oggetti che non posso fare a meno di toccare, pur sapendo che non serve a niente. Ho usato candeggina diluita, le volte scorse avevo usato alcool. Visto che i raid hanno continuato a verificarsi forse l’alcool non e’ efficace piu’ di tanto, senno’ non perderebbero tanto tempo e fatica a fare questo tipo di operazioni minuziose, se ci fosse un facile “antidoto”.
comunque sia l'operazione viene compiuta periodicamente quindi significa che l'effetto si esaurisce in qualche mese e che non e' molto tossica visto che ancora non mi e' venuta la pelle verde e le squame.
Hanno lucidato anche l’automobile (mia adorata, poverina e' capitata male con una proprietaria sfigata come me) internamente nelle parti in plastica tipo cruscotto, volante, maniglie,portiere, cambio, freno a mano, e tutto cio’ che c’era dentro l’auto, compreso il netbook da cui sto scrivendo ora e il cavo, un po’ di spesa coop, buste di plastica comprese.


Stavolta pero’ i maledetti hanno cambiato anche lo stereo del freelander, sostituendolo con uno quasi uguale della stessa marca, kenwood. oggi quando l'ho notato quasi non riuscivo a crederci, gia' mi sentivo in incubo totale da prima, e questa e' stata l'ennesima mazzata. Il vecchio pero’ era nero, mentre questo e’ grigio con brillantini, e’ piu’ stondato, ha il display a cristalli liquidi che anche se spento fa intravedere parti di numeri o lettere, mentre il vecchio da spento era del tutto opaco. sono tornata da 5 gg e guido ogni giorno ascoltando la musica ma non mi ero accorta di nulla, ha i tasti di regolazione del volume e sintonia messi esattamente nello stesso modo!
ma le sostituzioni assurde, degne di un film thriller in cui il protagonista di solito viene creduto pazzo, non finiscono qui...
Nel bagno di casa invece e’ stato cambiato il rubinetto del lavandino con uno dello stesso tipo ma piu’ scuro e con dei difetti, delle sbavature da un lato. Sia per quanto riguarda l’autoradio che il rubinetto non sono sicura se siano stati sostituiti ieri o prima, quando ero in viaggio, dato sono tornata a casa il 30 aprile dopo un mese esatto d’assenza, e prima non avevo fatto caso piu di tanto a questo tipo di cose.
Strano che abbiano scelto di fare quest’operazione ora che io sono presente e me ne accorgo facilmente, con tutto il tempo che hanno avuto a disposizione.
E’ evidente che io devo interagire personalmente con la sostanza in questione in qualche modo, toccarla,assorbirla, forse anche respirarla, per non so quale motivo, di tracking e rilevamento posizione,forse diventa fosforescente o emette qualche tipo di segnale come la smart dust? o si tratta di lento avvelenamento, di mantenimento in terapia sconosciuta, di assunzione di farmaci che entrano in circolo attraverso i pori?
a volte davvero rimpiango di non aver studiato scienze e non sapere un cacchio di chimica.
sembrava che il pavimento non fosse stato lucidato, io lo avevo lasciato sporchino, ma poi vedendo video e foto sembra tirato a specchio... probabilmente sono entrati a farlo quando ero via.
Ieri mattina sono uscita di casa alle 8,30 circa per andare a casa di mia madre che abita a 130 km, loro sapevano che avrei pranzato con lei e sarei tornata in serata, quindi avevano tutto il giorno di tempo a disposizione, io ero ben distante da casa e non sarei potuta tornare all’improvviso interropendogli la prode opera.

Immagino che un paio di loro, magari vestiti in tuta da lavoro, siano entrati poco dopo la mia partenza, agevolati anche dal condominio deserto e dall’ascensore che si puo’ prendere dallo scantinato evitando il portone centrale. Sul mio pianerottolo ci sono solo due famiglie, una esce la mattina e rientra la sera e gli altri sono marocchini di quelli chiusi chiusi che non ti guardano mai in faccia, capirai. Con le serrature non hanno certo problemi ad aprirle coi loro passpartout e i calchi che si fanno per le copie, anzi le oliano a meraviglia e la chiave mi rimane sempre tutta unta in mano. si vede che ci vanno spesso a farsi un giro e rovistare nei cavolacci miei, mi sara' capitato almeno 3 volte di notare la serratura troppo scorrevole...

Dell’auto si sono occupati la sera mentre ero in centro citta’ a bere qualcosa x dimenticare, infatti era un’operazione molto piu’ rapida, l'auto e' piccola e io non mi sono fermata tanto, sono antisociale!
Arrivata a casa e notando quanto successo sono stata presa da sconforto e rabbia – e gia’ ero giu’ per altri motivi – ho comunque acceso il pc dotata di guanti e ancor prima di inserire la chiavetta internet l’antivirus mi segnalava la presenza di files sospetti da eliminare in quanto potenziali virus.
Poi la scritta e’ cambiata in “ignora i files” ed e’ sparita dallo schermo. Gli spioni informatici quindi hanno aggiornato il loro software o hanno aggiunto o cambiato qualcosa a quello che gia’ e’ presente dentro questo piccolo samsung ormai devastato, aperto malamente e danneggiato piu’ volte dagli scagnozzi spioni che per introdurre il loro keylogger hardware e software hanno rotto anche alcuni tasti della tastiera, ad esempio questo: ç
ho quindi inserito la chiavetta internet e navigato alla deriva nel deserto della mia posta in arrivo, poi sono andata a letto a guardare il soffitto. bello no?

Riesco forse a immaginare a cosa possa servire sostituire l’autoradio in macchina, ci sara’ qualche microfono con videocamera, una centralina per i comandi dell’auto, e chissa’ quale altra diavoleria tecnologica che magari si connette a un microchip nella mia testa. Tipo mi ordina di lanciarmi contro un tir o andare contromano in autostrada....possibile. magari l'idea viene a me uno di sti giorni, senza controllo da remoto.
Ma la sostituizione dell’ennesimo rubinetto proprio non riesco a collocarla.
E’ gia’ la terza casa in cui cambiano pezzi di sanitari, ma che cavolo significa? Collezionano i miei rigurgiti? L’acqua sporca con residui di dna, oltre che pelazzi e schifezze? O nel rubinetto sostituito c’e’ qualcosa di supertecnologico? Possono cambiare il tipo d’acqua che uso per lavarmi i denti e sostituirla con acqua contenente farmaci-veleni-vaccini-acidi e chissa’ cos’altro tramite uno swich inserito all’interno del rubinetto?
Mi sa che l’ultima e’ la risposta esatta...e se e’ giusta e’ probabile che in quel bagno ci sia anche altro. come quei film con una mano deforme che esce dal water. sperando di non esserci seduta sopra, che in quel posto gia' me l'han messo in senso figurativo.

Comunque sia. Non sopporto piu’ questa situazione. cazzo.
Lo so lo dico sempre, ogni volta che capitano queste cose, e tante volte me lo ripeto mentalmente quando mi spoglio o rivesto o giro nuda per casa o sono sul cesso e sono consapevole di essere osservata... ma poi decido di fregarmene e non lasciarmi rovinare ogni minuto della vita da questa cosa.
so che c’e’ gente che sta molto peggio, a cui hanno fatto cose orribili e che sono arrivati alla morte in breve tempo. Io almeno sono ancora qui.
un motivo ci sara' mi dico. ma quale?
Se ho resistito finora nonostante i periodici “non ce la faccio piu” e’ stato per un fatto di sentimenti, di legami familiari e personali che periodicamente mi riportavano qui.... ora pero’ i legami familiari sono sporadici, anche mio figlio ha la sua vita per conto suo e mia madre vive sola da tanti anni al paesello... mentre il legame affettivo nei confronti di una certa persona – sempre lei, la ex ex ex...ma quando mai – si e’ definitivamente esaurito causa sua novella relazione con altro soggetto di sesso femminile! Quindi... da un evento che mi ha quasi spezzato il cuore, (con mia stessa grande sorpresa, non credevo di avere certe reazioni viscerali, per una ex, gia'-ex, fu-ex, sempre presente ex), traggo una nota positiva nella desolazione, non ho piu’ nessuno per cui tornare!
solitudine! non volevo fare l'eremita? eccomi accontentata. cosi' imparo a non esprimere cose stupide all'universo.
famiglia ai minimi termini,mia madre ha la sclero e mi sopporta poche ore e massimo una volta al mese, mio figlio zuzzurellone lo sopporto poco io quindi....(ok scherzo, ma e' meglio davvero star lontani da me...)
Vedremo se riusciro’ a non avere mai piu’ una casa a cui tornare!
E un’auto a cui pagare benzina! e questo! e quello!
ma dove vado a sbattere la testa! esta! esta! esta!

venerdì 11 marzo 2011

Quante probabilita’ ci sono che un pneumatico fori di lato e non sul battistrada?
Quante che forino due pneumatici di lato nello stesso giorno? Direi piu’ o meno una su un milione... a dir tanto.
Secondo il gommista che mi ha sostituito le gomme a terra si tratta di fori di punteruolo.Per lui e’ opera di qualche balordo perche’ magari avevo parcheggiato in un posto dove dava fastidio. Io pero’ so benissimo che a bucarmi i pneumatici sono stati “loro”, per impedirmi di arrivare in tempo ad un appuntamento che avevo la mattina del 3 marzo.
Gia’ perche’ quella mattina sarei dovuta partire con un gruppo di amici per alcuni giorni nei boschi, a piedi, con zaino e sacco a pelo, lasciando le auto parcheggiate e lasciando a casa cellulari, orologi, macchine fotografiche. A tu per tu con la natura e senza tecnologia insomma, anche se non era una prova di sopravvivenza dato che avremmo avuto un rifugio dotato di camino e avevamo comprato viveri per tre giorni.
Il fatto e’ che i boschi in questione non sono facilmente accessibili dato che sono di proprieta’ privata della federazione di Damanhur e sono considerati sacri in quanto sorgono nelle montagne sopra ed attorno il tempio dei popoli, che e’ una enorme struttura ipogea, cioe’ scavata dentro la montagna. Attorno a questi boschi ci sono vari insediamenti damanhuriani e le auto e persone che circolano sono esclusivamente dei residenti.
E’ ovvio che i miei “controllori a distanza” abbiano pensato di intervenire preventivamente, perche’ in quei boschi non sarebbero stati in grado di seguire i miei spostamenti come fanno di solito e cioe’ tramite i dispositivi di tracking che mi hanno messo in auto, pc, cellulare, e in vari oggetti personali.
Avevo anche un paio di scarponi da trekking appena comprati per cui non avevano potuto inserirci niente all’interno, e mi ero portata dietro maglioni e tute da battaglia, non i soliti pantaloni e giacchette che ogni tanto emettono microvibrazioni a causa delle patacche a radiofrequenza appiccicate dagli spioni.
Dunque la mattina dell’appuntamento col gruppo sono partita con Natalibera, la mia gloriosa Freelander, ma dopo poche centinaia di metri mi sono dovuta fermare sul ciglio della strada, con la gomma posteriore destra che era completamente a terra.
Fortunatamente ho chiamato e gli altri mi sono venuti a prendere, poi dopo qualche tentativo di cambiare la gomma abbiamo deciso di lasciare la macchina li perche’ ci sarebbe voluto troppo tempo. Saggia decisione, anche perche’ le gomme forate erano due, anche se ancora non lo sapevo. La gomma anteriore sinistra sembrava un po’ sgonfia, ma non era ancora a terra.
Arrivati alla Dh Crea, luogo di ritrovo con le nostre guide damanhuriane, ho subito notato un brutto ceffo che stonava con l’ambiente: stava fumando una sigaretta (a damanhur e’ vietato fumare anche all’esterno), era nel parcheggio che rimane sotto e a lato dell’edificio, dove ci eravamo dati appuntamente perche’ e’ un po’ in disparte e difficile da vedere, aveva un atteggiamento losco e cupo, in contrasto con i visi aperti e sorridenti che si e’ soliti vedere a Damanhur.
Il tipaccio mi ha lanciato una breve occhiata che ho ricambiato, praticamente ci siamo “riconosciuti”. Lui avra’ visto tante mie foto e filmati presi di nascosto, mentre io ormai i complici delinquenti degli spioni, mercenari da quattro soldi, li riconosco a pelle.
Sara’ stato lui a forarmi le gomme? Quando lo avra’ fatto? Probabilmente durante la notte.
Fino alla sera prima la mia partecipazione all’esperienza nel bosco sacro era in forse, causa influenza e febbre che avevo avuto i giorni precedenti, ma quella sera mi sentivo meglio e avevo deciso di andare, comunicandolo anche via sms ad altri che avrei dovuto portare in auto con me. A quel punto “loro” hanno deciso di entrare in azione e hanno inviato il brutto ceffo a fare il suo sporco lavoro.
Dunque ho lasciato l’auto sul ciglio della strada e sono andata nei boschi con gli altri, piu’ tardi ho lasciato anche le chiavi a una persona che avrebbe trovato qualcuno per sostituire il pneumatico e portare l’auto a casa, quindi il danneggiamento-ritorsione si e’ rivelato un danno invece di un vantaggio per gli spioni: ora ero senza il gps della macchina e senza le chiavi con il loro “tracking device” dentro il telecomando.
La mia esperienza di contatto col bosco sacro e’ durata solo tre giorni mentre il resto del gruppo ne ha fatti cinque.
Al terzo giorno ho chiesto di tornare alla civilta’ perche’ ero oppressa da sintomi similinfluenzali che si erano fatti via via piu’ pesanti e soprattutto da un mal di testa veramente opprimente, che mi impediva sia di fare attivita’ fisica che di riposare .
Ho forti sospetti che alcuni dei sintomi siano stati provocati dall’attivazione di qualche microchip che ho sottopelle da qualche parte, anche se questa volta non ho avuto giramenti di testa, disturbi agli occhi, fantasie mentali selvaggie ecc, quindi non valgono le considerazioni che avevo fatto in seguito al ritiro di vipassana. (avevo partecipato a un ritiro di dieci giorni a Marradi, una localita’ dove non prendevano i cellulari, sperimentando tutta una sintomatologia da sovraccarico elettrico del sistema nervoso... vedi post).
In questo bosco i cellulari prendevano benissimo, la wind aveva quattro tacche, quindi la situazione era diversa...e con teleobiettivi potenti dai colli vicini o da satellite gli spioni hanno sicuramente trovato il modo di seguire ogni spostamento mio e del gruppo.
I sintomi che ho avvertito sono stati una certa iperattivita’ nervosa con riscaldamento della nuca che mi portava sudore sul cuoio capelluto, infatti gia’ dal secondo giorno avevo i capelli unti tutti appicciati alla testa ed ero costretta a portare sempre berretto o paraorecchie anche dentro il rifugio, dato che faceva freddo e il sudore poi si congelava in testa. Questa probabile sollecitazione di un microchip vicino al cervello ha avuto i suoi lati positivi: nonostante un forte raffreddore sono stata in grado di svolgere attivita’ all’aperto in mezzo alla neve, e ho partecipato a lavori duri e pesanti come il trasporto della legna da un posto distante circa un kilometro fino al nostro rifugio. Mentre gli altri spingevano con enorme fatica una carriola carica di ciocchi, lungo un sentiero tutto in salita nel pantano di neve e foglie, io mi ero caricata i ciocchi nel mio enorme zaino invicta e arrancavo... con un filo di gas! Purtroppo ci sono stati anche i lati negativi e cioe’ l’insonnia, che e’ stata una concausa del mal di testa che ho avuto in seguito e che mi e’ durata per altre due notti dopo il ritorno a casa.
La prima notte accorgendomi di essere sveglia come un grillo ho fatto il primo turno di veglia vicino al fuoco, che non doveva mai spegnersi, restando diverse ore vicino al camino a fissare la magia del calore e colore delle fiamme, poi a notte inoltrata quando la seconda persona mi ha dato il cambio, mi sono andata a stendere nel sacco a pelo ma non sono riuscita a chiudere occhio. All’inizio avevo un gran freddo, ero scomoda, non riuscivo a rilassarmi, poi dopo essermi intabarrata con maglioni fuseaux e calzettoni di lana non avevo piu’ freddo ma dovevo fare uno sforzo per riuscire a tenere chiusi gli occhi.. e finalmente pian piano e’ arrivata la mattina.
La seconda notte ho di nuovo fatto il turno di guardia vicino al fuoco e ho passato quasi tutta la notte davanti al camino, lasciando agli altri due ben poche ore da passare svegli. Il rapporto che ho avuto col fuoco e’ stato davvero bello, magico, mi ha fatto sentire quanto sia vivo questo elemento e quante possibilita’ ci offra di contatto con altre dimensioni nel tempo e nello spazio. Fuoco sacro di contatto col nostro fuoco interiore.
Il giorno dopo ho cominciato ad avvertire qualche cedimento dovuto alla stanchezza, mi sentivo le gambe pesanti e facevo fatica a camminare, poi ha cominciato a farmi male la testa e ogni movimento mi dava pulsazioni dolorose specialmente frontali. In questo stato non ho avuto la forza e la voglia di partecipare alle attivita’ e a giochi del gruppo e quando loro sono scesi alla dhcrea per un incontro io sono rimasta al rifugio, anche perche’ avevo un po’ di febbre.
La terza notte non ho fatto turni davanti al fuoco ma ho comunque dormito pochissimo e male. Avevo difficolta’ a respirare e mi mancava il fiato, percio’ varie volte mi sono dovuta mettere seduta.Credevo mi stesse venendo una broncopolmonite tanto mi sentivo in affanno. Durante questi momenti di difficolta’ respiratorie ho avuto la sensazione di rivivere scene da una vita precedente, mi vedevo in un letto dell’ottocento con una camicia da notte di pizzo e stavo morendo di qualche malattia ormai scomparsa come tisi o tubercolosi.
In brevi momenti di sonno ho fatto altrettanto brevi sogni con colori molto vividi, ad esempio un mare verde che vedevo da varie prospettive, dall’alto di una nave, da vicino da sopra un molo dove mi appariva profondo solo pochi centimentri e vedevo il fondo...
Dopo aver fatto colazione verificando di avere ancora un po’ di mal di testa ho chiesto alla guida di lasciare il bosco sacro e tornare a casa, ho salutato il gruppo e via. Arrivata a casa cioe’ al nucleo damanhuriano che mi ospitava, ho trovato una piacevole sorpresa, la mia Natalibera era parcheggiata insieme alle altre del nucleo e le era stata montata la ruota di scorta. Era domenica e per quel giorno mi sono dedicata alla tanto agognata toilette, (nei boschi avevamo un rudimentale cesso secco all’aperto) con megadoccia e lavaggio vestiti che puzzavano di fumo e di sudore.
Lunedi subito fermata al primo distributore per gonfiare la gomma anteriore sinistra che era veramente giu’, poi via alla ricerca di un gommista che avesse i pneumatici giusti e non mi facesse spendere cifre folli. Dopo qualche giro ho optato per Angelo Gomme e devo dire che l’intuito non mi ha tradito, c’erano questi due fratelli tracagnotti che hanno lavorato benissimo e hanno controllato i pneumatici anche immergendoli nell’acqua, verificando che erano stati forati di fianco e non sul battistrada e che non c’erano chiodi o altro. Loro conclusione: fori da punteruolo fatti apposta da qualcuno.
Ho cambiato due gomme e rimesso quella di scorta al suo posto, quella a terra era distrutta e da buttare mentre quella sgonfia e’ stata riparata mettendo del mastice nel foro.
Circa la mia storia di persona spiata e le ricerche che mi hanno condotto a Damanhur ho provato ad accennare alcune cose con un paio di persone ma purtroppo ho notato la solita reazione di incredulita’ e scetticismo, per cui ho lasciato perdere, peccato.
Pensavo che passare un periodo qui mi avrebbe permesso di far luce sui miei ricordi rimossi, di avere indicazioni, visioni, tracce... ma questo non e’ successo, almeno per ora. Tanti hanno fatto corsi di ipnosi e si definiscono ipnoterapeuti, ma su 4 persone contattate non ne ho trovata nemmeno una disposta ad aiutarmi tramite l’ipnosi ed altre tecniche dolci, a ricordare eventuali abductions o esperienze subite contro la mia volonta’ in stato di sonno o di trance.
Dato che sono passati tre mesi ormai posso dire che l’esperienza e’ conclusa e trarre le dovute conclusioni, che possono essere: i segni indicano che non e’ il caso di insistere, meglio lasciar perdere e non ricordare niente – questo non e’ il luogo o il momento adatto, tentare in altra maniera.
La cosa buffa e’ che i damanhuriani dimostrano una certa chiusura mentale di fronte a temi come questo, ma propongono un sistema filosofico ultrafantascientifico: credono che il loro maestro provenga da 600 anni nel futuro e si sia incarnato qui per salvare la razza umana dalla distruzione, per questo ha attivato una diversa linea temporale in cui gli eventi sono diversi, ha aperto le linee sincroniche che sono fiumi di energia che attraversano il pianeta e trasportano idee sogni e anime, fa viaggi nel tempo e ha accesso a conoscenze antichissime... su suo insegnamento i damanhuriani effettuano operazioni di magia teurgica evocando una triade di dei loro alleati, usano tappeti e bastoni magici per rituali neopagani, richiamano anime a reincarnarsi nei loro figli, preparano liquidi alchemici per la grande opera, fanno da decenni esperienze di viaggi astrali, vite precedenti, corsi per ospitare coscienze aliene dentro di se’...e moltissime altre cose che io non sono in grado di sapere non facendo parte degli iniziati della loro scuola di meditazione.
insomma e' il posto e il tipo di persone che fanno al caso mio, visto che io mi sento troppo avanti per il mio tempo e ho frequenze differenti dal 99% dei miei simili, quegli esseri umani da cui mi sento sempre piu' alienata.
Pero’... se dico a qualcuno di loro, “io da dieci anni sono sotto controllo da un’organizzazione medico- militare che mi segue ovunque ed effettua analisi su di me contro la mia volonta’ “ la reazione e’ che io dica cose strane, assurde e inventate. Forse non immaginavano che ci fosse qualcuno piu’ pazzo di loro...

giovedì 10 marzo 2011

report sul mio caso di controllo a distanza


Report sul mio caso di controllo a distanza

Sono una donna italiana.
Dal 2002 mi sono accorta di essere spiata e seguita negli spostamenti, ma soprattutto tenuta sotto controllo con mezzi tecnologicamente molto avanzati.
I miei effetti personali sono stati varie volte manomessi, le auto e gli appartamenti che ho cambiato negli anni sono stati oggetto di intrusioni e danneggiamenti, la mia vita lavorativa e la mia socialita’ e’ stata compromessa. Inoltre sia a me, a miei familiari e amici piu’ stretti sono capitati vari incidenti ogni volta che ho provato a combattere contro questa situazione.
La cosa peggiore pero’ e’ sapere di essere stata sottoposta a esami medici contro la mia volonta’,aver subito qualche tipo di operazione chirurgica o innesto di microchip, e non ricordare assolutamente nulla di tutto cio’.
Negli anni ho avuto modo di verificare che si tratta di un’organizzazione di tipo militare, che a seconda di dove mi trovo si avvale sia di agenzie private di investigazione locali che di connessioni nella polizia ufficiale.
Questi militari sembrano possedere conoscenze e dispositivi medico-scientifici avanti di decenni rispetto alla tecnologia attualmente disponibile al pubblico.
Dispongono inoltre di budget economici altissimi per perseguire il loro spionaggio, una spesa tale e un dispiego di mezzi nel tempo apparentemente illimitati che appaiono del tutto spropositati rispetto al target, e rendono ancora piu’ incredibile l’intera situazione.
Infatti so bene che e’ difficile credere a questo genere di storie, sembrano i deliri o le paranoie di un fissato, lo penserei anch’io, se non fosse toccato proprio a me essere protagonista di questo incubo senza fine.


Sintomi

Continuo rumore sordo nella testa, come un “zzzzzz” che aumenta nei momenti di riposo e di silenzio. Il ronzio si intensifica nei luoghi piu’ isolati, lontani dalle citta’, specie quelli dove non prendono i cellulari.
A volte e’accompagnato da una sensazione di calore alla testa, non febbre ma senzazione di surriscaldamento dei tessuti.

Fischi alle orecchie, schiocchi e sibili metallici che vanno da un’orecchio all’altro, udito che si chiude in un orecchio od entrambi come accade in aereo o in alta montagna.

Occhi cronicamente infiammati, ristretti, ipersensibili al freddo e al caldo
Cicatrice sotto l’occhio destro: sembra un piccolo perfetto taglio chirurgico, apparsa improvvisamente insieme a macchie dette “a pinguecola” nel bianco degli occhi e a pieghe sotto entrambi.
Pulsazioni oculari ritmiche, con contemporanea apparizione di piccole macchie che vanno e vengono dal campo visivo, solo nell’occhio destro in basso a destra. Capita in luoghi isolati o per me insoliti o se nei dintorni ci sono “loro” che mi stanno cercando, attivando un dispositivo di tracking sottocutaneo vicino all’occhio stesso.

Strani disturbi alla vista: sensazione di vedere attraverso uno schermo, visione di “mosche volanti” e di oggetti opachi che si muovono nel campo visivo, simili al guardare del pulviscolo attraverso la lente di un microscopio, visione di “immagini digitali in alta definizione” come si trattasse della proiezione di un film.

In situazioni di relax, ad esempio durante la meditazione: pulsazioni cardiache improvvisamente accellerate, nausea, oscillazioni del corpo tipo pendolo, brividi e sudori freddi.

Alterazioni della circolazione sanguigna e della densita’ del sangue (sangue o troppo fluido o troppo denso), esami del sangue con valori sballati e spesso molto diversi fra loro.
Varici recidive alle gambe, formicolii ed estrema pesantezza alle gambe con vertigini, senso di leggerezza alla testa.

Crampi frequenti ai polpacci, scatti e sensazioni di piccole scosse elettriche ai nervi periferici di braccia e gambe, specie in situazione di riposo. Ipersensibilita’ dei piedi, stress muscolari e altri disturbi a suo tempo diagnosticati come “neuropatia periferica sensitiva”

Difficolta’ di concentrazione, frequenti periodi di depressione, vuoti di memoria, interi periodi di “blackout” o assenza totale di ricordi, sensazione di agire come un automa o di aver fatto cose contrarie alla propria natura senza sapere perche’.

Corpo che emette qualche tipo di radiazione.

Alcuni dei sintomi qui descritti potrebbero essere riconducibili all’impianto di uno o piu’ microchip o di elettrodi che emettono radiofrequenze, alcuni sintomi furono diagnosticati nei modi piu’ diversi da svariate equipe di medici e specialisti a cui il mio caso “dubbio” fu inviato per consulenze. Dato che nessun medico mi ha mai veramente fatto una diagnosi convincente ho smesso di rivolgermi alla medicina ufficiale.
Per riassumere elenco alcune diagnosi poi rivelatesi improprie:
nel 2001 a seguito di biopsia si evidenziava cirrosi epatica da hcv, nel 2002 depressione maggiore, piastrinopenia, ascite, asma bronchiale cronica, nel 2003 una neuropatia periferica sensitiva, nel 2004 una broncopolmonite, un’immunosoppressione con hiv falsamente negativo, poi una crioglobulinemia che rendeva necessario un lavaggio del sangue, nel 2005 mi fu prospettato un linfoma di Hodgkin passato dal sistema linfatico al sangue o una leucemia, poi esclusi entrambi da biopsia del midollo osseo, sempre nel 2005 dei calcoli oculari da operare, nel 2007 altra broncopolmonite....ecc ecc
puo’ bastare? No, perche’ mancano le varie diagnosi psichiatriche ...  beh ormai siamo nel 2011 e se vado da un medico oggi a farmi fare un check up mi dice che sono perfettamente sana!

Ho motivo di ritenere che molte analisi furono eseguite su campioni di laboratorio non miei ma scambiati da “loro”, anche se non ne so il motivo.
Molte intrusioni nel mio appartamento si sono verificate durante il periodo mestruale, prelevando assorbenti usati. Per un lungo periodo la mia immondizia e’ stata sistematicamente prelevata dai bidoni dove la gettavo.
Alcune volte mi sono ritrovata inequivocabili segni di prelievo o iniezione nel braccio, prelievi e iniezioni che io non ho fatto e di cui non ricordo niente.


Tecnologia usata e suoi effetti

Nel corso degli anni sono state usate diverse tecnologie di spionaggio nei miei confronti, non essendo un tecnico non le so spiegare, percio’ chiedo scusa se non sapro’ usare un linguaggio sufficientemente scientifico e se descrivero’ soprattutto gli effetti che producono.
La cosa notata piu’ frequente e’ “l’intrusione di qualcosa” nel flusso della corrente elettrica e un uso particolare della luce elettromagnetica: dove io mi trovo le luci diventano piu’ intense, si verificano riflessi doppi e multipli delle luci e all’interno delle lampadine.
Guardando la luce elettrica al rallentatore ci si accorge che la corrente non appare piu’ alternata ma continua, oppure che il flusso elettrico cambia ritmo, ad esempio con i neon. Sembra che aumenti l’inquinamento elettromagnetico.
Spesso si verificano guasti e malfunzionamenti degli elettrodomestici e degli impianti elettrici dove io mi trovo, sia di case che di automobili.
Le ombre diventano colorate, le pareti riflettono la luce come fossero specchi, i riflessi aumentano e si moltiplicano, e altre cose impossibili di questo tipo.
Frigoriferi, televisori, elettrodomestici in genere, ma anche armadi, mobili e suppellettili di grosse dimensioni cominciano a “schioccare”, cioe’ emettono suoni secchi, come se fossero stati colpiti, a determinati intervalli di tempo.
Porte ed ante di legno fanno fatica a chiudersi ed aprirsi, come quando si gonfiano e deformano per l’umidita’.
In porte ed ante di legno appaiono strisce e sfumature di colore mai notate prima.
Le lampadine sembrano avere due fili accesi al posto di uno.
Le luci di qualsiasi apparato hanno bisogno di alcuni secondi in piu’ per spegnersi.
Nelle tende e nei tessili in genere appaiono pieghe, le tende sembrano piu’ pesanti e indurite, come se fossero inamidate. Lana e tessuti sintetici diventano piu’ facilmente “elettrici”.
Anche se si spegne l’interruttore principale resta evidenza di energia elettrica per diversi secondi.
La circolazione dell’aria in casa e’ ridotta anche se si tengono le finestre aperte.
Fiori e frutti appassiscono prima o durano meno del solito.
Le piante d’appartamento non crescono, quelle piccole di solito muoiono in pochi mesi.
Cani e gatti diventano nervosi, guardano improvvisamente qua e la’come seguendo qualcosa, in posti dove apparentemente non ce’ nulla.
Ogni telefonata che faccio o ricevo viene intercettata e ascoltata, sia che usi il mio numero di cellulare, il numero di un altro o usi un fisso. Ho verificato questo innumerevoli volte e in tanti modi diversi che ora non sto a raccontare. Sulle linee fisse di solito e’ presente un eco dovuto alla deviazione della linea da parte degli scrambler che utilizzano, con i quali sono in grado di far risultare i telefoni spenti o irraggiungibili, oppure disturbare o interrompere le conversazioni.
Il controllo viene effettuato anche per la navigazione internet e l’uso di skype o programmi di chat, sia che io mi connetta dal mio pc che da quello di altri che da un internet point, inoltre “loro” sono in grado di accendere e spegnere i pc da remoto, di modificare cio’ che si sta scrivendo, aprire e chiudere programmi, far sparire o aggiungere file eccetera.

Oltre a questi disturbi elettromagnetici, sulle comunicazioni telefoniche ed internet, che sono tecnologie abbastanza ordinarie anche per piccole agenzie di investigazione e i cui sofware spia si vendono anche sul web, alcune volte ho assistito a ben altro genere di effetti apparentemente impossibili, come:
apparizione nella stanza di ologrammi multicolori che giravano su se stessi con rumori meccanici
oggetti che si spostavano da soli da un luogo all’altro della stanza
cambiamento di peso e densita’ di materiali, oggetti magnetizzati al suolo o al muro
porte blindate che si chiudevano da sole a tripla mandata
maniglie, oggetti metallici, sedili di auto e moto che diventavano caldissimi o freddissimi (per questi ultimi ho visto uno di loro inserire sotto il sedile una specie di piastra metallica telecomandata)
automobili e ciclomotori che non rispondevano ai comandi, con impianto elettrico e motore impazzito, volante che girava in senso opposto, portiere che si chiudevano impedendo di uscire, cambio bloccato....
mani o forze invisibili che mi trattenevano a volte un braccio, a volte una mano, impedendomi di fare certi movimenti, ad esempio telefonare
presenze invisibili che mi sfioravano, mi tiravano i capelli, mi slacciavano le stringhe delle scarpe, mi toglievano cose dalle tasche...
i miei occhi avevano strane distorsioni della visione, tipo allucinazioni ma che sembravano costruite ad arte.
In corrispondenza del verificarsi di certi effetti fantascentifci ho sempre avuto l’impressione che si trattasse di qualche tipo di tecnologia umana e non che fossero dovuti a fenomeni soprannaturali, a magia, ad esseri ultraterreni o altre cose inspiegabili, anzi credo che usassero la realta’ virtuale e dispositivi tecnologici comandati a distanza.
Questo spiegherebbe perche’ nelle vicinanze stazionavano grossi furgoni, anche tir, e perche’ nella zona circolassero sempre le stesse auto per ore ed ore, come a presidiare il territorio.
Spesso al verificarsi di questi eventi saltava la luce nell’appartamento o nell’intero palazzo, mentre un paio di volte si e’ avuto un black out elettrico di tutta la zona.

I motivi dello spionaggio
Dal 2002 mi sto ponendo questa domanda!chi sono e perche’ lo fanno? Perche’ proprio io? Ancora oggi non ho una risposta, anche se ho provato a fare tante ipotesi, che volendo si possono leggere sul blog www.vitaspiata.blogspot.com
Io sono un’emerita signor nessuno, non ho soldi ne’ parentele importanti, non ho talenti o doti particolari.
Sono sempre stata una persona solitaria e introversa, e questo a “loro” ha fatto comodo perche’ sono riusciti facilmente ad indebolire le mie poche relazioni sociali e ad isolarmi dagli altri, e laddove non vi sono riusciti in questo modo hanno usato ritorsioni in stile mafioso.
Nel tempo hanno sparso ogni sorta di orribili e false voci sul mio conto, sul lavoro, coi vicini, amici e conoscenti, a volte presentandosi come poliziotti in borghese e dicendo loro che ero sotto indagine per questioni di droga, sesso, terrorismo e quant’altro e chiedendo loro di collaborare o di tenersi fuori, e mantenere il riserbo .
Le indagini erano inventate ma credibili, dato che io ho davvero un passato di uso di droghe e ho cambiato diversi partner. Sicuramente nel mio passato c’e’ la chiave per capire chi mi spia e perche’.
Non so i motivi per cui mi stanno controllando a distanza e studiando come fossi una cavia umana da laboratorio, ma so di avere un valore economicamente enorme per costoro, dato che spendono cifre iperboliche - negli anni avranno speso miliardi di euro - per portare avanti questo loro progetto.

Svolgimento dei fatti – come e’ cominciata

Dall’aprile del 2000 ho cominciato ad avere problemi sia al telefono fisso che cellulare: disturbi ed echi sulla linea, chiamate da un solo squillo decine di volte al giorno, altre a cui rispondevo e buttavano giu’, ed alcune intrusioni nell’appartamento. All’inizio pensai fosse una vendetta personale di un mio ex boyfriend ed ex socio in quanto lo avevo denunciato per truffa, perche’ aveva fatto operazioni a mia insaputa e danno in una ditta a nome mio. Scoprii che costui aveva una seconda vita in cui faceva il detective privato, era in un gruppo di nostalgici fascisti che supportavano azioni violente, ed aveva amicizie piuttosto losche e pericolose.
Dopo un po’ di tempo mi resi conto che lui poteva si essere stato coinvolto nell’organizzazione delle molestie ai miei danni, ma un tale personaggio non poteva essere il solo mandante di una persecuzione cosi’ estesa sia nel tempo che nello spazio, enormemente dispendiosa e tecnologicamente sofisticata.
Dall’ottobre 2002 e’ iniziato improvvisamente un “gangstalking” molto aggressivo che e’ durato, anche se in maniera meno invasiva e a fasi alterne, fino ad oggi.
Il gangstalking si attiva a seconda del mio comportamento, in pratica se effettuo indagini, se viaggio, se vogliono impedirmi di fare qualcosa, se uso sostanze che stimolano il sistema nervoso...
Da quel momento ho subito frequenti intrusioni e danneggiamenti nel mio appartamento, che proseguivano anche se cambiavo serrature, porte, se mettevo dispositivi di sicurezza. Mi accorgevo delle visite dei perpetrators perche’ spostavano le cose in giro, sostituivano oggetti con altri simili ma piu’ usurati, oliavano le serrature...ma soprattutto posizionavano strumenti di videocontrollo ed dispositivi che permettono di controllare il sistema elettrico e idrico, l’apertura e chiusura di porte e finestre, nonche’ il ricambio dell’aria nell’appartamento.
Ho avuto automobile e scooter con accessori sostituiti, danneggiati e a volte resi inutilizzabili, con l’inserimento di dispositivi gps e diavolerie in grado di bloccare portiere, motore, rendere l’abitacolo caldissimo o freddissimo...
Automobili e moto che mi seguono a discreta distanza sono diventate una presenza abituale, cosi’ come furgoni parcheggiati nei dintorni e personaggi che incrociandomi inviano un sms al cellulare.
A volte ho notato gruppetti in tenuta paramilitare nascosti e mimetizzati nei boschi vicino dove mi trovavo.
Una volta notai un gruppo all’interno di un edificio in costruzione dietro dove abitavo, era l’alba e costoro erano vestiti ed equipaggiati completamente di nero, stavano rimuovendo dei teli neri che avevano posto alle finestre della casa, probabilmente durante le loro operazioni notturne. Vicino a questa casa c’erano dei campi, alcuni incolti altri che sembravano innocui orticelli, ma alcune piantagioni erano fittizie, erano delle specie di coperture camuffate di un buco sotterraneo e da li sotto uscirono altri uomini.
A volte dei personaggi brandivano degli apparati che non so cosa siano, alcuni somigliavano a delle strane pistole fantasiose che mi facevano venire in mente i film di fantascienza.

Esperimento cocaina


Le molestie elettromagnetiche e il gangstalking pesante iniziarono nell’ottobre 2002 in corrispondenza di una mia ripresa nell’uso di cocaina, ed erano principalmente diretti ad impedirmi di farne uso in ogni modo, quindi a prevenirne l’acquisto, impedire il consumo, rendere l’esperienza spiacevole, allontanarmi da persone che consumavano la stessa sostanza, rendermi impossibile comunicare con loro.
Le varie volte che provai a raccontare quanto stava succedendo non mi credette nessuno, dissero che la mia era una mania di persecuzione ed anche una paranoia allucinatoria dovuta alla cocaina.
Ma lo stalking organizzato e le molestie accadevano prima dell’uso della droga, non in conseguenza di esso!
E’ importante dire che prima di quel periodo ero stata una consumatrice del tutto occasionale di cocaina, ma non avevo avuto sino ad allora problemi di dipendenza psicologica ne’ di paranoie, non la cercavo spesso e neanche mi piaceva cosi’ tanto perche’ mi dava ansia e tachicardia, per non parlare del prezzo elevato che la rendeva un lusso poco frequente per le mie tasche.
In quel particolare periodo invece iniziai ad avere una voglia molto forte di usarla, il cosiddetto craving.
Volevo la cocaina ogni giorno, ci pensavo in continuazione, anche se non mi piaceva! Persi il controllo molto velocemente. Se guardo indietro a quel periodo mi sembra di essere stata posseduta da un demone.
Nell’ottobre 2002 avevo appena sospeso una cura di 6 mesi di interferone e ribavirina a causa degli effetti collaterali debilitanti, ero debole e depressa dalla pesantezza della cura che avevo affrontato convinta di avere una cirrosi epatica hcv correlata.
In soli 2 mesi di questa situazione, con gangstalking spionaggio e intrusioni da una parte e me dall’altra che reagivo sempre piu’ in preda al panico e al craving, la mia intera vita venne distrutta: fui costretta a lasciare il lavoro, subii un ricovero coatto in psichiatria per 2 settimane per “delirio paranoide dovuto all’abuso di droga” , mio figlio adolescente mi fu portato via dalle assistenti sociali, la patente di guida mi venne sospesa, il mio appartamento era danneggiato e al freddo, tutti i soldi spariti.
Credo che “loro” mi abbiano causato un craving artificiale per la cocaina, che questo sia stato indotto da una modificazione del comportamento effettuata sotto ipnosi, che il craving sia stato l’effetto collaterale dell’uso di altre sostanze che agiscono sul sistema nervoso, il tutto nell’ambito di un esperimento medico-militare di qualche tipo di cui io sono soggetto involontario.
Dopo avermi causato questo orribile craving cercarono di dissuadermi dall’uso della sostanza in ogni modo:
mettendomi sonniferi in cibo e bevande che mi facevano letteralmente dormire in piedi, spaventandomi a morte con tecnologie fantascientifiche, realta’ virtuale, ologrammi, oggetti magnetizzati o che scomparivano, cose che diventavano improvvisamente pesantissime; chiudendomi dentro il mio stesso appartamento o auto, disturbando ogni linea telefonica da cui provavo a chiamare, facendo arrestare dalla polizia o capitare incidenti a tutte le persone che frequentavo...
Diverse volte avrei potuto essere arrestata io stessa, ma i poliziotti mi tennero inspiegabilmente fuori da qualsiasi conseguenza, come se gli fosse stato ordinato di non farmi andare in carcere. Un giorno effettuarono una “finta perquisizione” in casa mia, portando via due persone che erano con me senza toccare ne’ la sottoscritta ne’ 50 grammi di cocaina che uno di questi aveva appena portato, che erano in piena vista e di cui i poliziotti sicuramente erano al corrente, erano arrivati per questo! Comunque non riuscii mai ad usare quella cocaina, usarono i loro trucchi del mestiere per farla sparire.
Dopo un po’ di tempo introdussero una nuova tecnologia, qualcosa che impedisce di avere le sensazioni di “sballo da cocaina”. Credo modifichi le onde celebrali mantenendo le attivita’ neuronali stabili, per cui usando la sostanza non si ottiene alcun effetto euforizzante.
La stessa tecnologia venne anche usata per provocarmi allucinazioni orrorifiche, in qualche modo artificiali, sembravano immagini proiettate e comunque non dovute all’effetto di sostanze.
Una volta in cui ero veramente disperata tentai il suicidio tagliandomi le vene, inspiegabilmente il sangue invece di scorrere si rapprese e si fermo’ da solo.
Furono usate anche delle armi invisibili, ad esempio dei “raggi” che colpivano punti precisi sulla pelle provocando sensazioni di ustione o scossa, altre stile bombardamento a ultrasuoni, che usavano specialmente di notte, mi provocavano nausea mal di testa e contorsioni e mi impedivano di dormire... e cosi’ via. potrei andare avanti ad elencare altre cose “assolutamente impossibili”.


La connessione con Marco Pantani

Il campione di ciclismo Marco Pantani era vittima della stessa situazione di spionaggio tecnologico e cavia dello stesso tipo di esperimenti non consensuali su esseri umani. L’ignota organizzazione che lo mise sotto sorveglianza e che ne causo’ la prematura morte e’ la stessa che tuttora sta sorvegliando me.
Credo che anche lui prese involontariamente parte allo stesso esperimento per cui si manifesto’ un intenso craving indotto da cocaina. Infatti la sua improvvisa dipendenza dalla coca era qualcosa di assolutamente distante dal suo naturale modo di vivere. Egli divento’ da un giorno all’altro un tossico, un paranoico con manie di persecuzione, mentre la sua personalita’ era diversa, non incline a certe debolezze.
Qualcosa in lui cambio’ in modo repentino, proprio come successe a me.
Pantani era nato e viveva a Cesenatico, a 30 km dalla mia citta’. Leggendo un libro sulla sua vita ho scoperto che entrambi eravamo a Cuba nello stesso periodo, nel dicembre 2003. Non lo conoscevo personalmente, non ci incontrammo e io credevo di essere andata a Cuba in vacanza, ma forse la mia fu una scelta influenzata con tecniche ipnotiche e di controllo mentale.
Si dice che a Cuba ci sia la miglior microchirurgia oculare del mondo. Comunque io a Cuba passai due settimane veramente strane, non uscii mai dalla citta’ dell’Havana e non visitai nulla dell’isola, tuttora non mi spiego perche’.
Pantani fu trovato morto in un residence di Rimini il 14 febbraio 2004, a dieci minuti da casa mia. Io ero tornata dal messico una settimana prima, dove mi ero recata dopo aver lasciato cuba, e dove avrei dovuto rimanere molto di piu’. Quando vidi in tv dei reportage sulla sua morte e la scene girate dalla scientifica rimasi letteralmente scioccata: mi accorsi che MP faceva esattamente le stesse cose che facevo io quando cercavo di difendermi dagli attacchi degli spioni che usavano la realta’ virtuale ed altre tecnologie impossibili.
MP e’ ufficialmente morto di overdose di cocaina, che fu trovata principalmente nel suo stomaco, non nel naso.
Sono sicura che stava cercando di nascondere la cocaina dentro la bocca perche’i suoi persecutori la facevano sparire da qualunque posto la mettesse, e che ne ingeri’ una quantita’ letale accidentalmente, durante una lotta con una o piu’ figure virtuali che cercavano di estrargliela dalla bocca per farla sparire.
Il suo sangue era molto denso e scuro, era un grumo di materia solidificata, l’ingrossamento e inscurimento del sangue accadeva anche a me, anche con l’uso di quantita’ davvero minime di cocaina. Era conseguente all’uso degli strumenti di dissuasione dei perpetrators, forse per impedire che la sostanza circolasse.
MP aveva le stesse macchie nel bianco degli occhi che ho io e lo stesso colore e tipo di iride, probabilmente aveva lo stesso tipo di microchip impiantato vicino alla zona oculare.
Anche se ufficialmente il suo caso e’ chiuso ci sono molte questioni irrisolte riguardo alla sua morte, e forse io sono l’unica ad avere un’idea precisa di come siano andate le cose, oltre chi lo uccise.

La mia storia clinica e di tossicodipendenza

Sono stata una tossicodipendente per molti anni, anche se non ero il tipo di tossico che si incontra per le strade. Ho avuto dei lunghi periodi in cui non usavo nulla, poi ricominciavo. Nonostante fossi dipendente da oppiacei facevo un’agiata vita borghese, lavoravo e pagavo l’affitto, avevo un’auto e degli affetti, nonche’ vari interessi culturali.
In realta’ non mi sono mai piaciute le droghe, ne’ il fumo ne’ l’eroina, solo che odiavo me stessa. Volevo punirmi, farmi del male e rovinarmi la vita. Non volevo sentire l’angoscia e il dolore che sentivo dentro.
Prima di quella ricaduta con la cocaina dell’ottobre 2002 ero stata pulita per anni, ero arrivata ad accettare la mediocrita’ della mia vita. Prendevo il metadone al sert, ogni tanto capitava facessi la sbronza o la coca, o entrambe.
Ho avuto negli anni diversi ricoveri ospedalieri, mi sono sottoposta a svariate visite specialistiche e a tantissimi esami del sangue. Ci sono state centinaia di occasioni per cui una corporation medica possa avermi preso come cavia di qualche studio pluriennale con followup per tutta la vita.
Molti dei miei amici di gioventu’ sono morti per cause legate alla droga, altri hanno grossi problemi di salute. un mio ex convivente mori’ di aids nei primi anni 80 mentre io sono tuttora hiv negativa a 20anni di distanza. Questa mia probabile immunita’ al virus hiv potrebbe essere un motivo sufficiente per effettuare esperimenti.
Sono completamente guarita dall’epatite b mentre ho un’epatite c ancora attiva. Nel 2001 a seguito di biopsia epatica mi fu diagnosticata una cirrosi da hcv, che in realta’ non ho ancora sviluppato a distanza di dieci anni. Ho una buona qualita’ di vita e bevo tranquillamente birra e vino, mentre gli altri pazienti con la stessa diagnosi sono gia’ morti o sono in gravi condizioni, quindi sospetto si tratti di un esame falsificato. Probabilmente uno scambio di campioni.
Nel 2005 feci altre batterie di esami a causa di sintomi neurologici e valori assurdi nel sangue e mi fu prospettato un probabile linfoma passato nel sangue dovuto a crioglobuline e all’epatite c. Dopo una biopsia al midollo osseo mi fu detto che non avevo alcun linfoma ne’ leucemia, ma che non sapevano spiegarsi i miei sintomi cosi’ particolari ne’ i valori ematici sballati o le analisi dai risultati sempre diversi.
Da allora non ho piu’ alcuna fiducia nei dottori e nel sistema medico.
Vorrei rifare altri esami, verificare se e dove sono eventuali microchips che mi sono stati impiantati nel corpo e neutralizzarli. Voglio sapere chi e perche’ mi spia e cosa ho di tanto speciale per dover subire questo trattamento. Non voglio piu’ essere una cavia umana da esperimenti portati avanti da militari. Voglio servire alla causa della vita, della pace e della liberta’ degli esseri umani, non voglio essere complice involontaria di chi cerca sempre nuovi mezzi per sottometterli.

lunedì 13 settembre 2010

impossibile contatto ma il viaggio continua

Avevo sperato in un quasi impossibile contatto da parte “loro”.
Anche per questo per molto tempo non ho piu’ scritto nulla su queste pagine, ero in attesa del contatto ravvicinato del quarto tipo. Che non e’ avvenuto.
E’ anche vero che le cose da scrivere si erano un po’ esaurite, dopo aver testimoniato piu’ o meno la mia storia di target andavo sul ripetitivo... e io sono sempre in cerca di cose nuove per avere l’impressione di evolvere, mentre mi sento morta dentro.
Speravo ingenuamente si facessero avanti, non so in che modo o tramite chi o che cosa, non so quando, ma avevo lanciato un sasso ed aspettavo di sentirne il tonfo o il ritorno, invece l’ho lanciato nel vuoto, ha risposto il nulla, ed e’ la risposta peggiore. Quella di non avere nessuna risposta.
E cosi’ e’ passato il tempo, e nonostante io contassi sul fattore psicologico, cioe’ sui tanti anni di onorato servizio come cavia da laboratorio nessuno e’ venuto a spiegarmi di che esperimento si tratta, chi mi controlla e perche’.
Che delusione. Torno a scrivere qui per tentare nuove strade e nuove ipotesi, avendo un po’ percorso e e un po’ scordato le vecchie.
Qualche volta mi era capitato di scrivere al pc alcune considerazioni sulla mia vita spiata, ma poi non le avevo pubblicate. Lettera morta comunque, modestamente sono confidenze che leggiamo solo io e i miei profilerss...(la doppia esse e’ voluta). Ecco cosa scrivevo il 4 marzo 2010 in aeroporto a barcellona, incazzata per aver perso l’aereo:
“Sono ancora viva.
Non ho scritto piu’ niente per un sacco di tempo, ma la mia vita spiata continua come prima.
Sono pronta a morire ogni giorno.... ma ho voglia di vivere ogni momento.
Il giudizio del mondo non mi fa piu’ ne’ caldo ne’ freddo... eppure del mondo sono ancora prigioniera, anche se sto compiendo un passo dopo l’altro verso la liberazione.
Uno di questi passi e’ stato il ricovero ospedaliero per liberarmi da una dipendenza farmacologica che durava da vari anni.
E’ stata molto dura. Al di la’ di ogni mia peggiore aspettativa.
Il ricovero in se’ e’ durato solo 10 giorni, ma ha avuto degli straschichi molto pesanti a livello fisico e psichico che durano tuttora.
Per due mesi, tutto dicembre e gennaio 2010, sono stata una specie di vegetale malaticcio ancorato o al letto o al divano.
Sintomi astinenziali persistenti, estrema fatica, depressione, insonnia, ecco il contenuto di ogni mio giorno da tre mesi a questa parte.

Sono stata un ingenua sprovveduta. Purtoppo mi sono fidata dei consigli superficiali di un medico del sert e di un colloquio iper rassicurante del primario del reparto di “medicina delle dipendenze”.
Eppure lo sapevo: mai fidarsi dei medici, specie di coloro che con le disintossicazioni ci guadagnano.
Sempre informarsi in modo indipendente, su internet e su siti internazionali.
Ma come capita spesso, cio’ che si consiglia agli altri poi non si segue in prima persona.

Solo dopo essere tornata a casa, con sulle spalle alcune settimane di sofferenza fisica e psicologica, ho cominciato a fare ricerche su internet, specie su forum in inglese, e ho scoperto che avrei dovuto comportarmi in modo del tutto diverso.
Per eliminare in maniera indolore dalla mia vita questa sostanza intossicante avrei dovuto usare determinati accorgimenti... io l’ho saputo troppo tardi e ho pagato cara la mia superficialita’, ma per fare in modo che questo travaglio non fosse inutile, ho tradotto e adattato alla situazione italiana due piccole guide, una sulla disintossicazione da oppiacei e una sulla disintossicazione da subutex, che era poi il mio caso specifico.

A parte il sudore e sangue con cui ho pagato la mia avventata disintosscazione senza metodo... sono contenta.
Sono soddisfatta di me, anche se fisicamente sono abbastanza uno straccio.
E’ anche per questo che non ho scritto piu’ niente, nonostante ci siano stati episodi significativi sia in ospedale che fuori, di cui sarebbe valsa la pena parlare. Ma e’ meglio che certe scoperte me le tenga per me, o darei ulteriori vantaggi al nemico.
Dico solo che si sono fatti vivi pesantemente, e ho varie conferme che uno di “loro” e’ sempre a distanza d’uomo da me, dovunque io sia e a qualsiasi ora.
Puo’ essere un passante, uno seduto in macchina, una ragazza che guarda le vetrine, un operaio della manutenzione della usl.
Di solito io non lo vedo per niente, o lo incrocio solo di sfuggita, perche’ ha l’ordine di starmi vicino ma stando fuori dal mio campo visivo.

“loro”sono stati pronti ad introdursi nella mia stanza d’ospedale dopo pochi minuti dal mio allontanarmi dal reparto in modo non programmato.
Avevo lasciato tutte le mie cose in stanza ed ero senza nient’altro addosso che il pigiama, e sono uscita senza preavviso, come potrebbero seguire i miei movimenti se non tramite un microchip impiantato da qualche parte, o un tracciamento audiovideo via satellite... o un rilevamento dei segni vitali dietro ai muri...come per trovare sopravvissuti sotto le macerie dei terremoti.
Eppure hanno anche bisogno del supporto di persone presenti in situ che avvisano quando mi incrociano.

Sono stati pronti ad entrare nel mio appartamento dopo pochi minuti la mia uscita da casa, anche in questo caso senza preavviso e con la borsa lasciata a casa della mia vicina. Qualsiasi cosa sia a segnalare la mia presenza dovrei poterla rimuovere facilmente, altrimenti non mi starebbero intorno.

In questi ultimi mesi mi sono mossa poco e molto lentamente, per cui le occasioni in cui lo spionaggio e’ stato evidente sono state relativamente poche, ma non lo considero affatto un periodo di letargo.
E’ una specie di malattia ma anche una lunga convalescenza, il mio corpo e’ sfinito, ma potrebbe morire il bruco per lasciar posto alla farfalla.
A gennaio avevo comunque deciso di fare un viaggetto verso un clima piu’ piacevole, a Malta, ma e’ saltato, ed e’ stato meglio cosi’, perche’ mi ha dato l’opportunita’ di trovare info sull’Iboga su internet e partecipare poi ad una cerimonia di iniziazione con questa radice sacra in Spagna.
e’ stata un’esperienza interessante, forte, scomoda. Parzialmente ancora da comprendere.
Non e’ successo ne’ il miracolo, e cioe’ che l’incubo dello spionaggio sia finito e io viva una vita libera, ne’ io ho trovato il bandolo della matassa, il motivo di tutto cio’.
“loro” non hanno ancora deciso di farla finita con me, e io ho temporaneamente deciso di fare finta che non esistano.
Porto avanti le mia piccola vita quotidiana fregandomene altamente di chi mi segue per strada, di chi ascolta le mie poche telefonate, di chi legge le mie poche email e anche di chi si introduce in casa mia e tarocca i miei effetti personali.
In effetti il “chissenefrega” e’ il modo in cui sono riuscita a sopravvivere allo stalking organizzato e a tutti i tentativi di farmi arrivare alla follia.
Sono sopravvissuta alle prove a cui mi hanno sottoposto. Temporaneamente.
Ho ancora una vita da spendere, ma il videogame mon mi fa passare al livello successivo.
Temporaneamente mi chiedo ancora il perche’ sto sopravvivendo. sospetto che lo scopriro’ un attimo troppo tardi, trapassando.
Ho visto la pazzia in faccia, ho vissuto l’inferno e il terrore, ho attraversato la morte della vita precedente, ho perso i miei ruoli sociali, familari, la reputazione, le amicizie, le identita’... e sono ancora qui. Ma potrei non esserlo domani. “


Dunque vedo di fare un riassunto del periodo trascorso, incompleto dato che ho la memoria sempre piu’ deficitaria, e che mi riprometto spesso di tenere un diario ma poi non lo inizio mai.

Dalla fine del 2009 sono successe un po’ di cose nella mia vita, il motivo di fondo e’ rimasto lo stesso ma alcuni dettagli sono cambiati, alcuni piccoli obiettivi li ho raggiunti e ne sono felice, altri si sono modificati o li ho abbandonati, ma la mia vita di persona spiata,di cavia umana per esperimenti segreti, continua come al solito.
I mesi invernali tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010 sono stati caratterizzati dal malessere persistente dovuto alla disintossicazione dal subutex, che mi ha praticamente bloccato in casa per molto piu’ tempo del previsto. Mi sentivo apatica, spossata, facevo la spola dal letto al divano e non uscivo quasi mai.
La svolta e’ stata una cerimonia con una pianta sacra, l’iboga, a cui ho deciso di partecipare a febbraio 2010. L’obiettivo era superare la dipendenza da quel farmaco, che per quanto ne prendessi quantita’ irrisorie, mi teneva comunque legata anche psicologicamente. (Traguardo raggiunto per alcuni mesi, ma da luglio sto sperimentando ricorrenti ricadute nell’uso di modiche quantita’ di sostanze a base oppiacea, anche perche’ mi sento sempre stanca, rigida, oltre che depressa.)

A dicembre 2009 ero stata ricoverata 10 giorni a Verona per quella che doveva essere una disintossicazione rapida, rivelatasi una presa in giro dato che per ristabilirmi ci ho messo mesi.
Poi ero stata in spagna una settimana a natale a trovare mio figlio poi tutto gennaio di nuovo chiusa in casa, migliorando lentamente.
Navigando in internet avevo trovato varie storie di persone che descrivevano le proprieta’ dell’iboga, che oltre ad essere un aiuto per chi vuole disintossicarsi senza dolore e’ soprattutto una radice con proprieta’ psicoattive, che permette viaggi interiori contattando con parti di se’ profonde, entita’ ancestrali, esperienze di morte e rinascita. Avevo contattato via mail un amico italiano di due sciamani inglesi, che mi dissero di apprestarsi ad una cerimonia spirituale in andalusia proprio a febbraio, in un week end di luna piena.
Beh, detto fatto... nel giro di pochi giorni mi sono unita al gruppo andaluso, last minute come sempre.
Non mi soffermo su cio’ che ho vissuto interiormente e su come si e’ svolto il week end, non ho avuto visioni ne’ mi sono arrivati messaggi da spiriti guida o dal mio se’ superiore, ma questo un po’ era in preventivo, dato che so che gli spioni usano tecnologie in grado di modificare le mie onde celebrali, anche se spero solo fino ad un certo punto.
Non so esattamente come possano farlo, ma ho sperimentato personalmente che riescono a azzerare gli effetti fisici e neurologici di alcune droghe, soprattutto la cocaina.
Ho partecipato ugualmente... correndo il rischio che con me l’iboga non funzionasse o mi facesse stare male o mi provocasse effetti collaterali imprevedibili, ma correndo anche il rischio che mi mettessero i bastoni fra le ruote durante il viaggio e non mi facessero arrivare sul posto... o che mi boicottassero in altri modi a sorpresa, ma tant’e’... come diceva la grande raffaella carra’ “meglio un capitombolo che non provarci mai”! (“chissa’ se va” si chiamava ed era la sigla di canzonissima).

Comunque da quel momento gli eventi si sono sbloccati, ho cominciato a stare benino e nel giro di pochi giorni ho anche trovato l’appartamento da comprare per mio figlio, che cercavo in maniera inconcludente da un anno.
Non so se sia stata una scelta azzeccata o no, a me quella citta’ non piace per niente e un po’ tutta la spagna mi ha stufato, ma il prezzo del piso era abbordabile ed essendo situato in centro ho pensato che lo potrebbe facilmente rivendere in un ipotetico futuro... certo c’erano lavori da fare, terzo piano senza ascensore eccetera... ma insomna ormai e’ andata.
Avendo risolto all’improvviso quella spinosa questione, che si trascinava insieme a me, rendendomi prevedibile e facendomi ripetere sempre gli stessi comportamenti e pensieri, in maniera inaspettata quasi con un colpo di testa, ho pensato bene di farne un altro, gia’che c’ero!
Tornata in italia, dopo appena una settimana mi sono aggregata ad un gruppo in partenza per il khumba mela, ho fatto il visto per l’India e sono partita!
Il Viaggio con la v maiuscola, il viaggio mistico di ricerca per eccellenza, madre India... dall’eta’ di 15 anni pensavo che sarei andata in India e non l’avevo mai fatto, forse per paura forse per snobismo... era diventato quasi un mito, il grande viaggio... ma non sto qui a fare il resoconto delle mie esperienze indiane, sarebbe troppo lunga la storia!
Per due settimane ho condiviso il viaggio con queste persone, poi loro sono rientrati ed io sono rimasta ancora due mesi per conto mio a vagabondare tra Delhi, Goa, Kolkata, Dharamsala... Sono tornata in italia il primo giugno del 2010, alla scadenza del visto trimestrale.
Quindi ho passato l’estate a casa in totale pigrizia e relax, godendomi le ritrovate comodita’ occidentali, la tv, il water, le strade pulite, la poca gente in giro rispetto alle masse di varia umanita’ orientale, senza aver trovato risposte alle mie domande o indicazioni sui prossimi passi da percorrere in questo mio cammino.
Ultimamente la ricerca prosegue in modo molto stentato e frammentario con alcuni timidi sprint che pero’ esauriscono in breve tempo la loro spinta energetica, se mi sto evolvendo o sto regredendo sinceramente non lo so. Sono preda di battaglie interne fra opposte tendenze e necessita’.

Mi rendo conto che questo mio percorso apparentemente contradditorio, senza direzione, in realta’ ne ha una anche se per la maggior parte inconscia, direzione che io stessa non riesco ad interpretare nei suoi messaggi e segnali in codice, direi che ci sono parti di me che provano a comunicare all’esterno ma parlano linguaggi diversi.
Sicuramente il percorso e’ anche condizionato da forze esterne, dagli spioni che con le loro incursioni mi provocano reazioni di diverso tipo, da eventi che mi sono attirata per poter andare oltre Matrix, oltre la realta’ finta degli umani inconsapevoli o senz’anima sottomessi da entita’ invisibili.
Sono stanca della mia vita di cavia umana e sono pronta per sapere la verita’, qualsiasi essa sia.
Una delle ipotesi che ogni tanto si fa strada nella mia mente e’ quella del suicidio consapevole, cioe’ di porre fine alla mia vita per non continuare a servire fini malvagi, businness che vanno a scapito di popoli e animali, corporations che finanziano guerre ed epidemie per arricchirsi, creatori di male che genera altro male che innesca altro male in un labirinto senza fine.
Non voglio essere parte di questo, e se non avro’ altre alternative da percorrere questa ipotesi mi sembra da tenere in considerazione. In casi eccezionali il suicidio e’ permesso anche nelle scuole esoteriche di matrice cristiana, e l’anima non va incontro alle conseguenze karmiche che si dovrebbe aspettare in circostanze piu’ comuni.
Prima cerchero’ di raggiungere qualche brandello di verita’ con mezzi meno drastici... mi sto avvicinando all’ipnosi con un terapeuta di provata esperienza e bravura, sto affrontando le mie ferite fisiche ed emotive con sessioni di pranoterapia, ho fatto qualche tentativo di viaggio astrale, ancora non riuscito, un corso di introduzione al buddismo tibetano, di cui ho letto alcuni testi molto interessanti su morte e reincarnazione.... insomma cerco la verita’ dentro, potrei cercare le prove anche all’esterno, i gps nascosti in auto, le microspie nascoste in casa, i telefoni taroccati, ma cosa risolverebbe? Su questi oggetti non c’e’ il marchio di fabbrica del mandante... il mistero rimarrebbe... e mi attirerei le vendette della manovalanza criminale che si guadagna da vivere sabotando pedinando imbrogliando spiando intrallazzando...
ecc ecc ecc ecc

venerdì 27 agosto 2010

untori organizzati

E’successo ancora.
Questo e’ il resoconto dell’ennesima intrusione.
squadracce organizzate di nuovo al lavoro di “lucidatura” del mio appartamento e automobile.
Gli untori hanno infettato ogni cosa che si tocca o su cui si cammina.
E’ stata una minuziosa aspersione di sostanze liquide semioleose incolori e inodori, tipo la coppale che si da sul legno.
L’hanno passata su ogni mobile, suppellettile, su oggetti anche minuscoli, che stanno magari dentro scatolette o contenitori a loro volta dentro cassetti o ante di cucina.
Si sono anche dedicati alla lucidatura di tutta la superficie dei pavimenti, compreso sotto i tappeti, lungo i battiscopa, sotto i mobili. Un lavoro completo.

Hanno svuotato mensole, cassetti, ripiani, scatole, ne hanno cosparso con questa sostanza gli oggetti, libri, scarpe, chiavi, ninnoli, borse, cinture, confezioni di detersivi, medicinali, creme, deodoranti... eccetera.
Una pazienza certosina, un ottimo lavoro di un team professionale.
Gli untori hanno metodicamente spostato il mobilio e svuotato il contenuto che vi era dentro, lucidato e rimesso ogni cosa al suo posto.

E’ successo la notte di sabato 22 agosto 2010 e la domenica seguente quando io e mio figlio eravamo lontano da casa, lui in abruzzo e io in toscana, quindi gli intrusi hanno avuto tutto il tempo di eseguire il loro lavoro in maniera minuziosa, senza tralasciare niente.
Hanno prontamente approfittato della nostra assenza, e questo dimostra che erano al corrente non solo dei miei piani per il week end ma anche di quelli di mio figlio, che non conoscevo nemmeno io e che ha deciso di assentarsi solo il giorno prima .


Avevano gia’ iniziato la loro opera di unzione alcuni giorni prima, mi sembra il martedi’, limitandosi a lucidare il pavimento di casa, probabilmente perche’ non avevano abbastanza tempo.
Io sarei dovuta partire il giorno dopo, mercoledi’, per visitare con una amica la valle degli elfi, e ho pensato che lo avessero lucidato per questo, per appiccicarmi una sostanza tracciante ai piedi e alle scarpe, visto che in quella zona di montagna non prendono i cellulari, ci sono fitti boschi, elfi e montanari vaganti sul territorio nonche’ qualche camminatore di passaggio, quindi lo spionaggio e il pedinamento si fanno piu’ complicati, anche per paramilitari attrezzati e mimetizzati.

Poi ho rimandato la partenza a venerdi 21, e la notte dopo, a casa vuota, gli spioni hanno avuto l’occasione d’oro per lucidare tutto, come gia’ successo il 28 giugno 2008 ed altre volte.
Data la mole di lavoro ci saranno volute almeno 4 persone, 2 per il salone e 2 per la camera da letto, forse le stesse delle volte precedenti, ormai affiatate e con esperienza pluriennale.

Abitando in un condominio dove si sono una ventina di appartamenti e un notevole viavai a tutte le ore, dove pero’ le persone che si incontrano sono quasi sempre le stesse, hanno sicuramente attuato strategie per non farsi notare, per essere avvisati in caso di pericolo, ma anche se, nonostante le precauzioni, sono visti per le scale o vicino alla mia porta, per non destare sospetti.
Fra gli intrusi c’e’ sicuramente qualcuno che abita nel palazzo o che lo frequenta abitualmente.
Alcuni di loro sono dei vicini di casa, perche’ intervengono nel giro di 5 minuti, e probabilmente hanno finestre che danno sulle mie, come nei precedenti posti dove ho abitato.


Io sono tornata a casa lunedi’ 23, mi sono cambiata e sono uscita a piedi per una mezzora, portandomi solo il marsupio. Al mio ritorno ho trovato la borsa superlucidata, come mi aspettavo. Chi e’ entrato in casa, in pieno giorno e con i vicini che vanno e vengono, era gia’ sul posto da prima e ha aiuti all’interno.
Domenica sera ero stata alle terme naturali con due amici e avevamo deciso di passare li’ la notte. Eravamo tutti a mollo nelle sulfuree acque calde mentre gli untori si ocupavano di lucidare gli interni della mia auto e le mie cose, lo zainetto e tutto cio’ che vi era dentro, borsine di plastica, scarpe, tenda e sacco a pelo.
Hanno avuto cura di evitare gli altri zaini e tutte le cose che non erano mie, dando ancora una volta prova di spiarmi in ogni momento e in ogni situazione. Avevano sicuramente dei complici li alle terme che ci tenevano d’occhio e che li avvisavano in caso uno di noi tornasse alla macchina, cosa che e’ successa dato che l’ho trovata aperta e con un finestrino giu’, mentre la mia amica, che era uscita per ultima, aveva chiuso tutto.
Strano che l’abbiano fatto proprio in quel momento, avrebbero avuto molte altre occasioni con meno rischi e con piu’ tempo a disposizione, mentre eravamo in montagna dagli elfi ad esempio. Forse hanno voluto farlo quando avevo altri in macchina per farmi apparire paranoica e fuori di testa ai loro occhi, mossa che fa parte della strategia di eliminare ogni possibile amicizia, come fanno sempre.

Evidentemente questo lavoro di aspersione sostanze sulle mie cose e’ estremamente importante per loro ed era necessario farlo in questo periodo. Pare lo facciano ciclicamente, ad intervalli di tempo regolari, in tutte le case dove abito nonche’ su tutte le automobili su cui mi sposto.

Sicuramente io mi accorgo solo di una parte di cio’ che fanno gli untori, perche’ la “lucidatura” e’ evidente al tocco e alla vista, ma se attaccano sostanze di altro tipo su vestiti e tessuti o inseriscono dispositivi nascosti in altre cose, non posso saperlo in modo cosi’ immediato.
A questo proposito ho notato che hanno in qualche modo modificato la nuova tv lcd che ho comprato da circa un mese, perche’ l’accensione e il cambio da un canale ad un altro risulta rallentato rispetto ai primi tempi di utilizzo.
Poi hanno di nuovo smontato e rimontato anche il monitor del mio vecchio pc fisso, e me ne sono accorta perche’ il tasto di accensione/spegnimento ora resta sempre abbassato, ma di tante altre manomissioni o sostituzioni di oggetti sicuramente non mi accorgo.
ecco una foto del tavolo prima dell'intrusione, poi una foto del tavolo dopo la "lucdatura"



Mi chiedo quale sia la natura di questa sostanza x, e lo scopo di tutto cio’.
Sara’ tossica o innoqua quando toccata o ingerita o inalata?
Hanno cosparso o sprayato anche le confezioni di generi alimentari, dai cartoni di pasta barilla alle buste di biscotti, manici e superfici di pentole, padelle e oggetti di cucina...
La sostanza x potrebbe essere composta da una parte fissante, tipo la banale coppale ma piu’ diluita, che si asciuga rapidamente aderendo alle superfici trattate, e di una parte piu’ importante, quella che serve ai loro scopi di spionaggio.

La sostanza x viene probabilmente miscelata di volta in volta, dato che ogni volta aveva una consistenza diversa.
Fino all’anno scorso era piu’ viscida e oleosa, rimaneva bagnata piu’ a lungo e lasciava le mani piu’appiccicose.
Usata sugli interni dell’auto e’ simile al lucido per i cruscotti, sui pavimenti di ceramica e’ simile alla cera.
Forse quella che spargevano prima era piu’ forte e a lunga durata, ma hanno iniziato a diluirla perche’ io me ne accorgevo troppo e usavo sempre i guanti per toccare qualsiasi cosa. Infatti sono passati a una miscela che si nota meno al tocco, essendo meno concentrata, ma e’anche meno efficace, per cui la ripassano piu’ e piu’ volte.

Tante volte ho avuto l’impressione ualcuno fosse entrato in macchina o in casa, ma toccando il volante ed altre cose ero perplessa, avevo il sospetto ma non la certezza che fossero state passate in modo leggero con qualcosa.
stavolta noto che gia’ dopo pochi giorni non rimane apparentemente nessuna traccia della loro lucidatura su molti oggetti, specie su quelli di legno e di cartone, che l’hanno parzialmente assorbita mentre il resto si e’ asciugato.

Se non fossi tornata lunedi’, cioe’ il giorno dopo del loro lavoretto di unzione, ma fossi tornata un paio di giorni dopo, non me ne sarei accorta.
Solo sugli oggetti di plastica o di metallo, con superfici compatte e non porose, la lucidatura si nota ancora un pochino, alla vista e al tatto.
Sul tavolo in cucina, che e’ di legno naturale chiaro non trattato, si vede un leggero inscurimento del colore ma gia’ non e’ piu’ scivoloso al tatto

Che tecniche e mezzi usano per “lavorare”? su alcune superfici passeranno spugne o stracci imbevuti, su altri oggetti potrebbero aver passato uno spray, visto che certe parti non sembrano state toccate mentre su altre e’ rimasto lo sporco, macchie o polvere, e in questo modo potrebbero aver sprayato anche le tende e i tappeti.
Solo cosi’ si spiega che il pavimento sembri lucidato e viscido ma abbia ancora certe macchie, briciole e sporcizia che c’erano prima.
avendo cosparso oggetti molto in alto hanno usato sicuramente una scala.

Mi viene in mente che potrebbero aver cosparso anche il soffitto o gli incroci fra le pareti, come si fa per tracciare un perimetro, e questo mi rimanda ad uno dei possibili scopi di queste operazioni di lucidatura.
Potrebbe trattarsi di una sostanza che fa “vedere”, illuminata nel modo opportuno, gli esatti contorni e dimensioni di un ambiente e di tutto cio’ che contiene. Questo potrebbe servire per le incursioni di un operatore a distanza che opera tramite la realta’ virtuale o la visione remota o una combinazione di tecniche e tecnologie che non sono nemmeno in grado di immaginare.

Visto che i pavimenti sembrano uno specchio e che le pareti riflettono le luci e le immagini in modo abnorme, potrebbero agevolare la trasmissione di onde elettromagnetiche, di che tipo e per far cosa non lo so.
Mi viene in mente il dispositivo di spionaggio che permette di vedere attraverso i muri, o quello che usa la termografia tracciando il calore corporeo, ma questi non hanno bisogno di sostanze di contrasto per funzionare.

A proposito, questa sostanza x, se toccata da una persona, assorbita dalla pelle o circolante nel sangue o nel sudore, potrebbe funzionare da mezzo di contrasto per rivelare le informazioni che a loro servono, non solo luogo e posizione in cui si trova fisicamente, ma chissa’ cos’altro.

Potrebbe essere un mezzo di trasporto o di collegamento per veicolare qualcosa o per interagire con altri dispositivi.
E’ tutto talmente fantascentifico che non riesco nemmeno ad immaginarlo. Forse non ho visto abbastanza film.

So che il mio corpo, specie il petto, al buio emette una specie di radiazione, e che dopo gli episodi di lucidatura questa e’ piu’ intensa.
Potrebbe essere solo il calore corporeo riflesso tramite questa sostanza, ma non credo sia solo questo, perche’ spesso nel buio invece della brace di una sigaretta o invece di una fiammella se ne vedono due, per un attimo, riflesse nel nulla dell’aria, anche a distanza dal corpo o da qualsiasi altra cosa nella stanza.

Insomma mi vengono in mente ologrammi, realta’ virtuale, presenze invisibili, anche se dal 2004 non ho piu’ fatto esperienze traumatizzanti di quel genere, create per spaventarmi, ma sul motivo per cui si prendono tanta briga non riesco proprio a trovarlo e collegarlo.

Una cosa e ‘certa ed e’ che per gli scienziati pazzi dietro a questi avvenimenti e’ di primaria importanza che io entri spesso in contatto con la sostanza x.
Sanno che ogni volta posso avere reazioni di vario tipo, ma l’unzione a quanto pare e’ prioritaria rispetto ai miei goffi tentativi di fuga dalla gabbia in cui mi tengono.
Ancora non so dire se e’ un qualcosa di periodico, ciclico, o se e’ qualcosa che viene fatto ogni volta che se ne presenta l’occasione.
Forse una combinazione di entrambe le cose, dettata dai profiler al lavoro su di me.

Non credo che i manovali del crimine, gli untori che effettuano in prima persona queste operazioni siano al corrente del tutto di cio’ che stanno facendo e delle varie implicazioni delle sostanze che usano, credo che anche se li prendessi in flagrante potrebbero solo confessare il loro uso piu’ elementare.

Chissa’ se si fanno mai domande.
Chissa’ se gli viene mai voglia di mollare questo gioco infame e rendere pubblico cio’ che sanno del complotto, magari prima di andare a nascondersi su un’isola tropicale.
Chissa’ se gli sto simpatica o se sono pronti a farmi fuori in 5 minuti senza nessun problema, se gli viene ordinato.
non avevo scritto piu' nulla sperando in un contatto. ma nessuno si e' fatto vivo, e io da sola non ho trovato nessuna risposta. continuano con le solite tecniche di spionaggio mantenendosi vicinissimi ma senza mai sfiorarmi.

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